10 maggio 2020 Videoconferenza tenuta da Don Ambrogio Pisoni
“Quale vita spirituale al tempo del coronavirus?”
Il Relatore affronta direttamente il tema, individuandone il problema centrale nel modo stanco e scontato con cui abitualmente guardiamo alla REALTA’, senza interrogare in profondità i fatti che accadono circa il loro significato, la loro provenienza, il loro destino.
Viviamo la vita senza orientamento e senza vere domande. Da questa posizione di falsa sicurezza, vissuta quasi dentro un “bolla” protettiva, ci ha improvvisamente risvegliato l’urto violento della pandemia, fatto nuovo, sconosciuto, imprevisto e quindi non dominabile.
Ci ritroviamo fragili, vulnerabili e impotenti di fronte ad un nemico invisibile e sconosciuto ma più forte di noi, fino alla morte. Stravolte le abitudini normali della vita, siamo costretti a guardarci dentro e a guardarci l’un l’altro in modo nuovo, diverso.
Un imprevisto ci ha tirato fuori dalle banalità con cui riempiamo il vuoto delle nostre giornate, sempre tenute sotto controllo secondo le nostre misure. Ma il cuore non regge a queste misure, ha sete di oltre, di infinito. Anche in veste laica, sovviene il verso di Montale nella poesia “Il viaggio”: “Un imprevisto è la nostra unica speranza”.
Ora occorre scavare dentro la REALTA’ che stiamo vivendo, cercandovi il Mistero che contiene, un fatto ineludibile: il mistero di Cristo morto e risorto. A chi ci affidiamo? A Colui che ci guarda con Misericordia proprio dalle viscere della realtà!
E’ uno sguardo da vertigini questo scavare a fondo, per cui dobbiamo trovare un punto di appoggio: la salvezza è la compagnia di persone che, condividendo questo sguardo sulla realtà, ci aiutano a scoprirne l’autentica positività anche nelle situazioni più difficili. Così sperimentiamo l’amore della famiglia in cui viviamo.