Savona, 14 dicembre 2024 – Un momento di profonda riflessione ha segnato la chiusura del 180° anniversario della fondazione della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Neve. Nella cornice della Cappella di Casa Madre, Mons. Guido Marini, Vescovo di Tortona, ha reso omaggio alla figura del Fondatore, il Canonico Giovanni Battista Becchi, e al suo duraturo lascito spirituale, con un discorso che ha intrecciato fede, tradizione e un messaggio di rinnovamento per il futuro.

Alla conferenza era presente anche Sua Eccellenza Monsignor Calogero Marino, Vescovo di Savona, il Dottor Alessandro Clavarino, responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria e tanti amici e sorelle di altre Congregazioni Religiose.

Per vedere il video della conferenza al canale youtube della Congregazione: https://youtu.be/eAhgYhDHTPc

Mons. Marini ha premesso che quella che stava per condividere sarebbe stata “una conversazione, una meditazione, che diventa anche un po’ un’effusione del cuore, grazie a una conoscenza diretta e personale. Una conoscenza che certamente riguarda le Suore della Neve, con cui sono in rapporto da tanti anni, ma che, attraverso di loro, si estende anche al loro Fondatore.“

Un Fondatore, un’eredità di Fede

Mons. Marini ha descritto il Canonico Becchi come un uomo la cui vita si è distinta per la profonda unione con Gesù. “La sua esistenza,” ha affermato il Vescovo, “era come un albero di Natale illuminato: pieno di luce e bellezza grazie alla presenza di Gesù, che era il cuore pulsante del suo essere.“

Attraverso un’analogia suggestiva, Mons. Marini ha paragonato il Can. Becchi ai pastori del presepe, simbolo del cammino spirituale umano: dall’indifferenza o distrazione iniziale, rappresentata dal pastore che dorme, alla meraviglia e contemplazione del mistero divino, incarnata dal pastore che guarda con incanto il Bambino Gesù.

Le Otto Qualità del Canonico Becchi

Nel suo discorso, Mons. Marini ha tracciato il profilo del Fondatore, evidenziando otto tratti che ne hanno caratterizzato la vita e l’opera. Innanzitutto, ha parlato del suo “occhio penetrante“, capace di leggere i bisogni del suo tempo e di rispondere con saggezza e prontezza. La sua “grande speranza“, poi, gli permetteva di confidare fermamente nelle promesse di Dio, senza mai perdere fiducia. Mons. Marini ha anche sottolineato come fosse un “uomo di comunione“, sempre disposto a sacrificarsi per il bene della Chiesa e a lavorare per l’unità tra i fedeli.
Un altro aspetto fondamentale era la sua “carità universale“, che lo rendeva sempre pronto a rispondere con generosità alle necessità di chiunque. La “semplicità e familiarità” erano anche tratti distintivi del suo modo di rapportarsi agli altri, facendo sì che ogni incontro fosse segnato dalla vicinanza e dall’umanità. Inoltre, la sua vita era alimentata dalla “preghiera e dal silenzio“, che gli davano una forza interiore straordinaria. Mons. Marini ha poi parlato della sua “missionarietà“, evidenziando l’entusiasmo con cui si è dedicato all’evangelizzazione, tanto da dare vita alla Congregazione. Infine, ha sottolineato “l’unione tra fede e cultura“, un connubio che gli permetteva di tradurre i valori spirituali in azioni concrete, rendendo tangibile la sua visione cristiana del mondo.

Questi otto elementi, ha sottolineato Mons. Marini, non sono solo tratti di un uomo straordinario, ma un modello per le Figlie di Nostra Signora della Neve e per tutti coloro che cercano di vivere una vita cristiana autentica.

L’attualità del messaggio del Can. Becchi

Mons. Marini ha quindi rivolto un invito forte e accorato alle religiose presenti:

Il Vescovo ha anche esortato tutti i fedeli a riflettere sulla centralità di Gesù nella propria vita, ricordando che il vero segreto del Fondatore era l’amore per Cristo, fonte della sua forza e della sua gioia.

Uno Sguardo al Futuro

La celebrazione del 180° anniversario non è stata solo un’occasione per guardare al passato, ma anche un momento per rinnovare l’impegno della Congregazione nel continuare la missione del Canonico Becchi. La sua opera, ha concluso Mons. Marini, “non è solo un ricordo, ma una realtà viva che deve continuare a ispirare e trasformare il mondo.“
Con queste parole, il Vescovo di Tortona ha tracciato una strada di speranza e impegno, radicata nell’eredità spirituale di un uomo che, con la sua fede, ha saputo illuminare la vita di molti.
“Davvero quest’uomo savonese, sacerdote, poteva dire, a distanza di secoli, con il grande vescovo Ambrogio: ‘Cristo è tutto per me’. Questo è stato il segreto.”

Il Vescovo ha così concluso: “Il Canonico Becchi è vivo, perché è nelle mani del Signore. Ma il Canonico Becchi è vivo anche attraverso la Congregazione che è scaturita dal suo cuore di pastore innamorato di Gesù. Forse, in questa nostra serata che viviamo insieme, è bello da una parte ringraziare il Signore per aver voluto che la Congregazione delle Suore della Neve attraversasse anni, e persino secoli, continuando l’intuizione spirituale che il Canonico Becchi aveva avuto. Continuando a essere, nella storia di Savona e non solo, quella scala in do maggiore, quell’albero illuminato, gioioso, bello e vivo.“

“Quella realtà, ancora oggi, costituisce un grido, una voce alta che ha permesso e permette a tanti di passare dall’essere dormienti all’essere incantati. Una realtà che ha consentito e consente a molti – dai piccoli ai grandi, dai giovani ai malati, fino ai più poveri secondo le nuove povertà che la società porta con sé – di incontrare il Signore Gesù e rendere bella la propria vita.”

“Questa è la preghiera che rivolgiamo al Signore per questa Congregazione a cui tanto vogliamo bene, con cui siamo legati, e per queste sorelle con cui ci sentiamo in sintonia.”

Un grazie particolare a Roberto Rossi per le foto al link: https://flic.kr/s/aHBqjBVajE

Per riascoltare l’audio dell’intervento:
Mons. Marini Conferenza Can. Becchi Fondatore Suore N.S. della neve.mp3

Per scaricare la sbobinatura rivista dall’autore: https://1drv.ms/b/c/885488e5289a503c/ETYTFPLHiJxGgmYGgkabqj8Bd13neocrG2sAQrXEkLgI1w?e=fFcHJ1