Croce e missione: un legame indissolubile
Giovedì 13 febbraio, nell’ambito della formazione missionaria annuale degli Amici della Missione della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Neve, si è tenuto un intervento online di Padre Federico Trinchero. Il tema centrale dell’incontro è stato il profondo legame tra la croce e la missione, intesa come annuncio del Vangelo e servizio agli altri, specialmente in contesti difficili.
Per ascoltare l’audio dell’incontro:
Croce e Missione: Un Legame Essenziale
Padre Federico ha sottolineato che la croce non è un elemento accidentale nella missione, bensì un suo aspetto costitutivo. Ha affermato: “C’è tra Missione e Croce un legame strettissimo, intrinseco. Dove c’è la missione, c’è la croce. Perché? Perché è stato così per Gesù, il primo missionario”.
La missione autentica non può essere separata dalla croce. Non si deve valutare l’efficacia dell’opera missionaria con parametri umani di successo, ma con la fedeltà al Vangelo. Anche l’apparente fallimento può portare frutto, come dimostrano le vite di Gesù e San Paolo.
Gesù e Paolo: Modelli di Missione
Gesù ha salvato il mondo non solo con la sua predicazione, ma soprattutto attraverso la sua croce. Padre Federico ha ricordato le parole di Cristo: “Vi perseguiteranno, vi calunnieranno, diranno ogni sorta di male contro di voi” e “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”.
Anche San Paolo ha incarnato questo spirito missionario. Non si è presentato con discorsi persuasivi, ma ha annunciato “Cristo crocifisso” con umiltà e debolezza. La sua vita fu segnata da sofferenze: prigionie, percosse, naufragi e pericoli, eppure il suo annuncio si rivelò fecondo.
L’Eroismo dei Missionari del Passato
Padre Federico ha evocato la storia dei missionari dell’Ottocento che evangelizzarono l’Africa, molti dei quali morirono dopo pochi mesi di missione. Daniele Comboni, con il suo celebre motto “O Africa o morte”, e Melchior de Marion Bresillac, fondatore della Società delle Missioni Africane, testimoniano che la croce, anche nell’apparente fallimento, può portare frutto.
Esperienze Personali e Testimonianze di Sofferenza
Parlando della propria esperienza, Padre Federico ha condiviso le difficoltà della missione in Centrafrica, evidenziando la resilienza straordinaria delle persone che ha incontrato. Ha raccontato di come le sofferenze vissute dai profughi gli abbiano insegnato molto sulla capacità di affrontare le difficoltà.
Ha citato anche l’esempio di Padre Norberto Pozzi, missionario che, dopo aver perso un piede a causa di una mina, è tornato in missione con una protesi, dimostrando una fedeltà incrollabile.
Missionarietà Quotidiana: La Piccola Via
Padre Federico ha evidenziato che la missionarietà non è riservata solo a chi parte per terre lontane. Ognuno può vivere la missione nel quotidiano, attraverso piccoli gesti di amore e sacrificio. Ha citato Santa Teresa di Lisieux, patrona delle missioni, che offriva le proprie sofferenze e preghiere per sostenere i missionari.
Ha ricordato il suo pensiero: “Cammino per un missionario… cammino per lui”, un invito a vivere la missione anche nelle piccole cose di ogni giorno.
Conclusione
L’intervento di Padre Federico Trinchero ha offerto una profonda riflessione sul significato della croce nella missione e nella vita cristiana. Attraverso esempi concreti e testimonianze toccanti, ha invitato a non temere la sofferenza, ma ad accoglierla come un’opportunità di collaborazione con Cristo nella salvezza del mondo. Ha infine ricordato che ogni cristiano è chiamato alla missione e che anche i più piccoli gesti di amore possono portare frutti abbondanti.